Qi Gong

E’ un esercizio di potenziamento dell’energia attraverso il respiro ed una serie di controlli della corrente energetica attraverso la volontà e la disciplina, per riequilibrare la postura e potenziare l’autoguarigione. Un praticante avanzato di Qi Gong, antichissima scienza taoista che ha studiato l’ intero potenziale energetico umano, può guarire, riscaldare superfici a distanza, spostare oggetti, percepire la musica delle sfere, finanche a muoversi in bilocazione spazio-temporale.

Meditazione

L’amore è l’arte di stare con gli altri, la meditazione è l’arte di essere in relazione con se stessi,
lascia che l’amore e la meditazione siano le tue due ali. Osho

Una pratica spirituale giornaliera (sadhana) è fondamentale in qualsiasi percorso Spirituale o Yogico, poiché il CAMBIAMENTO avviene step by step, passo dopo passo.

“Tutto il Cosmos è auto-disciplinato. I pianeti ruotano nelle loro orbite intorno al Sole. I satelliti ruotano intorno ai pianeti. Sole, pianeti e satelliti ruotano intorno al nucleo centrale della galassia. Quale meravigliosa auto-disciplina: ogni corpo celeste è perfettamente disciplinato ed in Armonia con tutti i corpi celesti.

Ogni corpo ha la propria orbita, la propria direzione, e se riuscite a dare una direzione precisa alla vostra «orbita», ma rispettando gli altri, senza invaderli, allora vi è DISCIPLINA. (…)

Disciplina è organizzarsi nelle cose più semplici della giornata… è fare bene una cosa alla volta (..), è organizzarsi per poter meditare nelle ore prefissate. (…)

Disciplina è dare una “PRIORITA'” alle cose, partendo dalle cose più importanti e finendo con quelle meno importanti, se si vuole “Costruire”, anziché “Distruggere”.

Disciplina è mettere in ordine la vostra vita per darle una direzione armoniosa ed equilibrata… è attuare i vostri propositi prefissati. Quando le vostre parole ed i vostri pensieri vanno d’accordo con le vostre azioni, quando allora vi è disciplina.

La disciplina è le fondamenta, la base di ogni costruzione. E chi è disciplinato, rispetta e ama se stesso e gli altri. Tutto l’equilibrio, la pace e l’ARMONIA del Cosmos hanno origine dalla disciplina. Tutto il Cosmos è disciplinato, organizzato, quindi cosciente. (…)

Disciplina, infatti, è ORGANIZZAZIONE COSCIENTE attraverso la quale viene a crearsi l’equilibrio, l’ARMONIA e la vita. Ogni cosciente singola particella di energia si organizza continuamente e si organizzò per poter creare, in collaborazione con le altre, tutte le forme, tutto il Cosmos e tutta l’ARMONIA che regna in esso.

Se non ci fosse disciplina, l’intero Cosmos tornerebbe nel caos.” Isha Babaji

Una pratica secolare importante, che necessita di una disciplina costante, è la Meditazione. Tutti possono meditare.

La MEDITAZIONE è un viaggio introspettivo dentro di sé, che ritirando la mente dagli oggetti esterni e dai sensi, aiuta a prendere contatto con se stessi e con la nostra Coscienza, portando uno stato d’animo sereno, liberando il potenziale della mente, risvegliando la nostra saggezza, facilitando il discernimento. Promuove dolcemente la nostra trasformazione interiore in un essere migliore e più realizzato, sviluppando maggiormente il nostro potenziale. Risveglia la Presenza mentale (la consapevolezza del qui e ora). Ci dona una radiosa spontanea energia, una maggiore e più efficace partecipazione alle esigenze del mondo, la capacità di ispirare ed influire migliorando la vita anche di altri. Nel tempo può sfociare nella stabilità della mente, nell’assenza di movimento mentale, nell’imperturbabilità e nel Samadhi (unione con Dio e tutto ciò che esiste, integrazione di tutte le parti dell’Essere, Estasi)

Perché Meditare?

La mente comune lavora giorno e notte senza interruzione, sia che noi ne siamo coscienti o no. Fare fare un pausa a questo incessante lavorio permette un risettaggio, una riarmonizzazione di tutti i sistemi, rende la mente maggiormente lucida, chiarendo le idee, aumentando le facoltà mentali, favorendo la pace interiore, aprendo a nuove intuizioni.

Lasciare fluire i pensieri, che passano senza dargli attenzione e quindi senza processare emotivamente, innesca una valvola di sfogo al cervello, creando una maggiore coerenza cerebrale, sincronizzando gli emisferi, permettendo di rilassarsi, portando calma e tranquillità. Può permettere un cambiamento di prospettiva, una nuova visione della vita, più gioiosa e serena, facilitando la risoluzione di problematiche, anche nei momenti difficili.

La capacità di meditare si acquisisce e si può allenare con la giusta Sadhana, producendo effetti permanenti nel cervello.

Tra i cambiamenti permanenti c’è l’ispessimento delle aree del cervello legate all’attenzione e alla concentrazione, nell’area destra della corteccia cerebrale. Se nel momento di massima concentrazione, il cervello produce una grande quantità di Onde Gamma, a cui è associata la risoluzione di più problemi contemporaneamente, dall’altro la meditazione porta ad un aumento dell’ampiezza e della regolarità delle onde alfa.

Nel XX secolo sono state fatte migliaia di ricerche scientifiche sulla meditazione, anche grazie alle Neuroscienze. L’U.S. National Library of Medicine accoglie tantissimi studi pubblicati sulle riviste medico-scientifiche indicizzate e tra questi almeno 2600 sono riferiti alle tecniche meditative applicate sui malati.

La meditazione prolungata attiva l’area prefrontale sinistra della corteccia cerebrale riducendo l’ansia ed accrescendo la percezione di benessere e di equilibrio. Diminuendo Ansia, rabbia e stress (tramite scariche di onde theta), diminuisce anche la produzione di cortisolo e noradrenalina, diminuendo la pressione. La meditazione aumentando il Dhea, stimola il Sistema Immunitario. Di giorno aumenta la produzione di serotonina, migliorando l’umore, regolando la fame e sazietà, riducendo depressione e confusione, la sera aumenta la produzione di melatonina, sincronizzando i ritmi biologici, facilitando un buon sonno ristoratore. In generale apporta una diminuzione significativa del consumo di ossigeno, rallenta i battiti cardiaci. Aiuta sviluppare la pazienza, l’equanimità, la responsabilità personale, a sospendere il giudizio, previene gli stati di apatia, produce maggior capacità di autocontrollo, migliora la sensibilità percettiva.

Accresce la consapevolezza di sé, la compassione, la fiducia in se stessi e la stabilità emotiva, aumenta l’amore verso se stessi e gli altri, l’empatia, l’attenzione, allontana pensieri ossessivi, aiuta ad alleviare il dolore, muove la circolazione, migliora la fertilità, allenta la frequenza cardiaca e contribuisce a migliorare le malattie cardiache in generale, aumentando l’energia, la vitalità e la resistenza alla fatica.

Migliora la memoria e la capacità di apprendimento. Grazie all’ampliamento dei neuroni nelle zone del cervello collegate all’attenzione, i meditanti corrono meno rischi di ammalarsi di Alzheimer o Demenza Senile. La Meditazione sviluppa la creatività, una crescente forza espressiva, attiva talenti assopiti.

Utile nelle riabilitazioni e convalescenze, genera validi risultati in disturbi dell’apparato digerente, ed in particolare in caso di sindrome del colon irritabile, asma bronchiale; produce riduzione del restringimento della carotide in malati di aterosclerosi, allevia mal di testa e crampi del ciclo, può essere di aiuto nel ridurre l’uso di alcool e di droghe.

Dopo 3 minuti di meditazione si attiva tutto il nostro campo elettromagnetico (Aura), la circolazione cardiaca, un riequilibrio nella composizione del sangue. Dopo 7 minuti iniziano a cambiare i pattern della mente, si rafforza ancor più l’Aura. Dopo 11 minuti abbiamo un riequilibrio generale del sistema nervoso ed endocrino. Dopo 22 minuti le 3 menti (positiva, negativa e neutra) iniziano a bilanciarsi e a lavorare insieme; inizia la pulizia del subconscio. Dopo 31 minuti i flussi degli ormoni raggiungono il corpo, rilassandolo e rigenerandolo; la respirazione e concentrazione influenzano le cellule del corpo ed i suoi ritmi, si raggiunge il riequilibrio dei chakra ed una totale attivazione delle ghiandole endocrine. Dopo 62 minuti tutta la materia grigia del cervello si ricambia, vengono stimolati i lobi frontali, l’ipofisi e l’epifisi, si entra in comunicazione col Sé Divino. Dopo 2 ore e mezzo tutte le cellule ed il sistema nervoso si sono rigenerati, il subconscio acquisisce nuovi aspetti, essendo influenzato dalla Mente Suprema, la psiche si rinnova. Questi cambiamenti determinano modifiche positive nell’umore e nei comportamenti, che si mantengono per il resto della giornata.

La meditazione porta maggiore fiducia nella vita e produce cambiamenti in ogni ambito di quest’ultima, fino a ripercuotersi anche nei rapporti sociali. Influisce positivamente nel processo riabilitativo dei detenuti nelle carceri.

40 giorni di meditazione liberano la mente da un’abitudine, 90 giorni permettono di acquisire nuove abitudini, 120 giorni cristallizzano l’abitudine in noi.

La Meditazione è entrata nelle pratiche della terapia del dolore (metodo Simonton)e nei reparti oncologici. All’ospedale di Bellaria di Bologna si sta sperimentando anche la pratica Tong Len, che usa la meditazione a distanza per apportare benefici a pazienti oncologici.

Le più antiche immagini di meditanti vengono dall’India e risalgono al periodo compreso fra il 5000 e il 3500 a.C.
Uno dei più antichi documenti che ci parla della meditazione lo troviamo in India nella tradizione Vedica, e risale al 1500 a.C.
ESISTONO DIVERSI TIPI DI MEDITAZIONE, fra le più note:
  • La meditazione Zen, classica meditazione seduta buddista, a gambe incrociate, detta zazen, si concentra sul respiro e sulla staticità. Venne ideata nel VI secolo d.C. da un monaco indiano. Stimola la capacità di osservazione ed una maggiore consapevolezza ed autocontrollo. Permette di eliminare paure ed insicurezze.
  • La meditazione trascendentale, ideata dal Maestro Maharishi Mahesh Yogi in India nel 1955 e introdotta in occidente alla fine degli anni 60, si pratica attraverso la recitazione di un mantra. Porta una rinnovata armonia col nostro essere e col mondo, pace e tranquillità.
  • La meditazione Vipassana o meditazione Consapevole, il cui termine significa Visione, e porta l’attenzione al respiro. E’ nata nata nel VI secolo a.c. in seno al buddismo (in Birmania). Focalizza l’attenzione su un oggetto (materiale o immateriale). Permette di elevare la nostra spiritualità, portando una visione della vita più illuminata.
  • La meditazione camminata, si pratica camminando. Ideata dallo stesso Buddha, mentre percorreva l’india a piedi, è stata recentemente riportata in auge dal monaco vietnamita Thích Nhất Hạnh. Aiuta a svuotare la mente, renderla più lucida, fare affiorare la pace. Disciplina la mente.
  • La meditazione dinamica, ideata dal Maestro Osho, si pratica con liberi movimenti dinamici del corpo, danzando, permettendo il libero sfogo delle nostre emozioni ed esternando i nostri pensieri. Per scaricare tensioni, sciogliere blocchi, trasmutare emotività, finendo sdraiati a terra in silenzio, per favorire l’affiorare della tranquillità.
  • La meditazione cristiana è la concentrazione su pensieri o frasi (o un passo biblico) e riflettere sul loro significato nel contesto dell’amore di Dio.
  • Esicasmo o Meditazione Cristiana della Chiesa Ortodossa Orientale, preghiera contemplativa che utilizza la ripetizione della “preghiera di Gesù”, come mezzo per sperimentare l’unione con Dio, nasce tra il X e il XIV secolo d.C.
  • La meditazione zikr, sufi, o dhikr, è un’adorazione di Dio con recitazioni di versi sacri, talvolta anche danze. “Il ricordo di Dio attraverso la ripetizione del Suo nome purifica la mente del meditatore e apre il suo Cuore a Lui.”
  • La meditazione Kundalini, è un insieme di diverse tecniche che lavorano sull’equilibrio emozionale, sui singoli chakra e corpi sottili. L’obiettivo finale è quello di risvegliare la Kundalini (energia addormentata alla base della colonna vertebrale) per una piena Realizzazione di sè, una gioia profonda che sgorga dal nostro Essere.
  • La meditazione Ho’oponopono, tecnica di guarigione hawaiana, di origine antichissima che col tempo si è trasmutata in una forma meditativa. SI pratica con la recitazione di un mantra. Guarisce le ferite interiori, esercita l’arte del perdono, aiuta a ritrovare l’armonia con la propria Anima. Aiuta a cambiare la nostra percezione del mondo.
  • La meditazione Anapanasati, di origine buddista, insegnata dal Maestro Reiki Mikao Usui, utile per ansia, stress, insonnia e attacchi di panico.
  • La meditazione Sekisui Joka Ibuki Ho, utile per liberarsi dai pesi del passato.
  • La meditazione Hatsurei Ho che purifica energeticamente e detossifica l’organismo.
  • La meditazione Mindfulness, è un ramo della meditazione Vipassana sviluppato negli anni’70. Ha 3 concetti base: osservare e non giudicare, il qui e ora (concentrarsi sul presente) e la trasparenza emotiva (analizzare le nostre azioni senza preconcetti). Aiuta ad eliminare il dolore attraverso maggiore Consapevolezza dei propri pensieri e la totale Accettazione di noi stessi.

Alcune Personalità influenti che hanno diffuso questa pratica:

Buddha (India), Lao-Tze (Cina), Dosho (Giappone), Confucio (Cina), Voltaire, Schopenhauer, Swami Vivekananda, Swami Rama, Paramahansa Yogananda, Deepak Chopra…

Alcuni Meditanti famosi:

Paul Mc Cartney, Richard Gere, Steven Seagal, Cameron Diaz, Clint Eastwood, Jennifer Aniston, George Lucas, Gwyneth Paltrow, Martin Scorzese, Nicole Kidman e molti altri…

Amore e Gioia

L’Amore vero, incondizionato, è uno stato dell’ESSERE, dell’ANIMA, che non dipende dal desiderio.

Amore significa mettersi al posto dell’altro e capire di che cosa l’altro ha bisogno” (…) “Cercate di capire veramente quali siano le reali e primarie necessità dell’altro, e aiutate a risolverle. (…) Amare vuol dire Comprendere. E comprendere vuol dire perdonare“. Isha Babaji

Non stiamo parlando di Amore egoistico (attaccamento, gelosia, possesso…), ma di una diversa qualità di Amore sublimato.
Come abbiamo già visto in un precedente articolo “Verità e Semplicità”, l’Amore è il terzo elemento del motto di Babaji di Hairakhan per la nostra Liberazione. L’Amore è l’unico vero senso della vita.

Gesù non fu sacrificato, ma si sacrificò. Fu Lui a volerlo. Il Suo Sacrificio fu solo per lasciare un messaggio simbolico nei secoli a venire, attraverso il quale ogni essere umano potesse liberarsi dalle catene della sofferenza.

Il messaggio simbolico che Lui voleva lasciare con il Suo Sacrificio era semplicemente questo:

SENZA SACRIFICIO E SENZA AMORE NON SI OTTIENE NULLA, NE’ SULLA TERRA, NE’ IN CIELO. (…)

Capire il messaggio e attuarlo vuol dire Liberazione. (…)

La Legge Eterna e Universale dell’Amore: questa è l’Unica Legge (…) che esiste in tutto l’Universo, poiché l’AMORE è le vostre Origini. (…) Dio è il vostro Amore. (…)

Se l’uomo non ama, se non dona se stesso, se non dona almeno un piccolo SERVIZIO di amore, se non può sentirsi utile, soffre. (…) Ogni sofferenza, ogni dolore, può nascere solo dal’egoismo, dal modo errato di essere e di pensare.

Dio vuole che voi SIATE e che AMIATE ogni Sua creatura incondizionatamente, senza fare differenze. Dio vuole da voi una cosa sola: che amiate Dio. Ma poiché tutto è Dio, tradotto vuol dire: amare tutto (…) Mettete amore in tutto ciò che fate e sarete ricompensati dalla gioia contenuta nel vostro stesso amore. (…) Amate per amore dell’amore, per il solo gusto di amare, evitando di inquinare il vostro amore con desideri, attese, aspettative o speranze di ricompense, altrimenti entrate di nuovo in tensione per via di queste e perdete la Pace.” Isha babaji

Allora come tornare alle nostre Origini di Gioia in Comunione con Dio o col nostro Sé, ed ottenere la Liberazione?

Oltre alla Meditazione (Kriya Yoga), una via privilegiata per trasformarsi velocemente è il Karma Yoga o via dell’Amore in Azione. Questa forma di Yoga non utilizza delle posizioni specifiche (asana), ma delle azioni altruistiche che si espandono in tutto il tempo della nostra esperienza di vita, senza lasciare un tempo separato alla pratica. Il movente dell’azione non è il dovere, ma l’amore. In questa pratica il frutto dell’azione viene donato a Dio, purificando l’ego ed ottenendo la Pace.

In una forma ridotta si può anche fare esperienza con una Consacrazione di uno spazio o di un tempo limitato dove effettuare tale processo, senza attaccamento ai frutti dell’azione. Questa pratica dona un senso di appagamento interiore, ci consente di ridestare in noi qualità essenziali, come l’altruismo, l’abnegazione, la bontà, l’umiltà, la dedizione, il distacco, e aiuta ad amalgamare un gruppo in una fraternità spirituale.

La pratica può essere anche accompagnata dal japa (recitazione di un mantra o suono di potenza). Il mantra principale che viene utilizzato è Om Namah Shivaya, che significa “mi arrendo a Shiva (Dio), il Sé Transpersonale”, ma può anche essere: “In me vi è Pace e Amore!”, “Dio è Amore ed io sono quello”, “Dio è con me e in me”, “Solo tu Amore mio (Dio in ogni creatura)”, “Solo Amore, nient’altro che Amore”, in questo modo possiamo andare a sviluppare anche la Bhakti (Devozione).

L’intero Universo ha la sua ragione di essere, di esistere, per merito del SERVIZIO. Dalla più piccola alla più grande, tutte le particelle di energia concorrono in aiuto là dove c’è bisogno. Tutte le energie dell’Universo si prodigano verso una costruzione armoniosa. Ogni cosa nasce da un interscambievole Servizio, dalla Carità, dall’aiuto reciproco. In ciò stà il vero significato del SACRIFICIO. Tutto l’Universo si sacrifica costantemente. (…) Nell’Universo ogni cosa si sacrifica poiché vige la Legge della Carità, cioè del SERVIZIO. Questa Carità o Servizio si manifesta attraverso tutte le particelle di energia che si mantengono in equilibrio attraverso il principio dei vasi comunicanti. (…) Tutto è interdipendente. Tutto è collegato. (…) Tutto è nato per mezzo di un interscambievole Servizio di Amore tra tutte le infinite Scintille Divine provenienti dall’Amore di Dio. Solo attraverso questo Servizio di Amore può nascere quell’ARMONIA che fa muovere questo intero Universo Isha babaji

Servire i poveri è servire Dio. Mahatma Gandhi

La vera qualità della vita è l’amore. (…) L’importante è il mantenimento di questa qualità: la qualità della Gioia e dell’Amore IncondizionatoIsha babaji

La GIOIA che nasce dall’Anima non ha un perché, non dipende dalla realizzazione di un desiderio, né da alcuna causa. Nasce da una purezza, semplicità e spontaneità di amore incondizionato, senza proiezioni di pensieri, desideri ed emozioni, senza aspettative, accontentandosi di quello che si ha, essendo grato di ogni cosa, nella consapevolezza che tutto è Dio, un Dono di Dio e nulla ci è dovuto, ma vissuto in una profonda Pace ed Armonia, poiché tutto è UNO. (L’emotività nasce dalle passioni, dall’insicurezza e dall’attaccamento).

Anche nella Meditazione si riflette tale gioia e Pace, in assenza di movimento mentale. Svuotando i nostri calici dall’Ego, veniamo riempiti dall’Amore di Dio e nell’unione con Lui, dalla sua Beatitudine, Estasi, Ananda.