Amore e Gioia

L’Amore vero, incondizionato, è uno stato dell’ESSERE, dell’ANIMA, che non dipende dal desiderio.

Amore significa mettersi al posto dell’altro e capire di che cosa l’altro ha bisogno” (…) “Cercate di capire veramente quali siano le reali e primarie necessità dell’altro, e aiutate a risolverle. (…) Amare vuol dire Comprendere. E comprendere vuol dire perdonare“. Isha Babaji

Non stiamo parlando di Amore egoistico (attaccamento, gelosia, possesso…), ma di una diversa qualità di Amore sublimato.
Come abbiamo già visto in un precedente articolo “Verità e Semplicità”, l’Amore è il terzo elemento del motto di Babaji di Hairakhan per la nostra Liberazione. L’Amore è l’unico vero senso della vita.

Gesù non fu sacrificato, ma si sacrificò. Fu Lui a volerlo. Il Suo Sacrificio fu solo per lasciare un messaggio simbolico nei secoli a venire, attraverso il quale ogni essere umano potesse liberarsi dalle catene della sofferenza.

Il messaggio simbolico che Lui voleva lasciare con il Suo Sacrificio era semplicemente questo:

SENZA SACRIFICIO E SENZA AMORE NON SI OTTIENE NULLA, NE’ SULLA TERRA, NE’ IN CIELO. (…)

Capire il messaggio e attuarlo vuol dire Liberazione. (…)

La Legge Eterna e Universale dell’Amore: questa è l’Unica Legge (…) che esiste in tutto l’Universo, poiché l’AMORE è le vostre Origini. (…) Dio è il vostro Amore. (…)

Se l’uomo non ama, se non dona se stesso, se non dona almeno un piccolo SERVIZIO di amore, se non può sentirsi utile, soffre. (…) Ogni sofferenza, ogni dolore, può nascere solo dal’egoismo, dal modo errato di essere e di pensare.

Dio vuole che voi SIATE e che AMIATE ogni Sua creatura incondizionatamente, senza fare differenze. Dio vuole da voi una cosa sola: che amiate Dio. Ma poiché tutto è Dio, tradotto vuol dire: amare tutto (…) Mettete amore in tutto ciò che fate e sarete ricompensati dalla gioia contenuta nel vostro stesso amore. (…) Amate per amore dell’amore, per il solo gusto di amare, evitando di inquinare il vostro amore con desideri, attese, aspettative o speranze di ricompense, altrimenti entrate di nuovo in tensione per via di queste e perdete la Pace.” Isha babaji

Allora come tornare alle nostre Origini di Gioia in Comunione con Dio o col nostro Sé, ed ottenere la Liberazione?

Oltre alla Meditazione (Kriya Yoga), una via privilegiata per trasformarsi velocemente è il Karma Yoga o via dell’Amore in Azione. Questa forma di Yoga non utilizza delle posizioni specifiche (asana), ma delle azioni altruistiche che si espandono in tutto il tempo della nostra esperienza di vita, senza lasciare un tempo separato alla pratica. Il movente dell’azione non è il dovere, ma l’amore. In questa pratica il frutto dell’azione viene donato a Dio, purificando l’ego ed ottenendo la Pace.

In una forma ridotta si può anche fare esperienza con una Consacrazione di uno spazio o di un tempo limitato dove effettuare tale processo, senza attaccamento ai frutti dell’azione. Questa pratica dona un senso di appagamento interiore, ci consente di ridestare in noi qualità essenziali, come l’altruismo, l’abnegazione, la bontà, l’umiltà, la dedizione, il distacco, e aiuta ad amalgamare un gruppo in una fraternità spirituale.

La pratica può essere anche accompagnata dal japa (recitazione di un mantra o suono di potenza). Il mantra principale che viene utilizzato è Om Namah Shivaya, che significa “mi arrendo a Shiva (Dio), il Sé Transpersonale”, ma può anche essere: “In me vi è Pace e Amore!”, “Dio è Amore ed io sono quello”, “Dio è con me e in me”, “Solo tu Amore mio (Dio in ogni creatura)”, “Solo Amore, nient’altro che Amore”, in questo modo possiamo andare a sviluppare anche la Bhakti (Devozione).

L’intero Universo ha la sua ragione di essere, di esistere, per merito del SERVIZIO. Dalla più piccola alla più grande, tutte le particelle di energia concorrono in aiuto là dove c’è bisogno. Tutte le energie dell’Universo si prodigano verso una costruzione armoniosa. Ogni cosa nasce da un interscambievole Servizio, dalla Carità, dall’aiuto reciproco. In ciò stà il vero significato del SACRIFICIO. Tutto l’Universo si sacrifica costantemente. (…) Nell’Universo ogni cosa si sacrifica poiché vige la Legge della Carità, cioè del SERVIZIO. Questa Carità o Servizio si manifesta attraverso tutte le particelle di energia che si mantengono in equilibrio attraverso il principio dei vasi comunicanti. (…) Tutto è interdipendente. Tutto è collegato. (…) Tutto è nato per mezzo di un interscambievole Servizio di Amore tra tutte le infinite Scintille Divine provenienti dall’Amore di Dio. Solo attraverso questo Servizio di Amore può nascere quell’ARMONIA che fa muovere questo intero Universo Isha babaji

Servire i poveri è servire Dio. Mahatma Gandhi

La vera qualità della vita è l’amore. (…) L’importante è il mantenimento di questa qualità: la qualità della Gioia e dell’Amore IncondizionatoIsha babaji

La GIOIA che nasce dall’Anima non ha un perché, non dipende dalla realizzazione di un desiderio, né da alcuna causa. Nasce da una purezza, semplicità e spontaneità di amore incondizionato, senza proiezioni di pensieri, desideri ed emozioni, senza aspettative, accontentandosi di quello che si ha, essendo grato di ogni cosa, nella consapevolezza che tutto è Dio, un Dono di Dio e nulla ci è dovuto, ma vissuto in una profonda Pace ed Armonia, poiché tutto è UNO. (L’emotività nasce dalle passioni, dall’insicurezza e dall’attaccamento).

Anche nella Meditazione si riflette tale gioia e Pace, in assenza di movimento mentale. Svuotando i nostri calici dall’Ego, veniamo riempiti dall’Amore di Dio e nell’unione con Lui, dalla sua Beatitudine, Estasi, Ananda.

Verità e Semplicità

Babaji di Hairakhan era un giovane sadu che apparve nel 1970 in un giovane villaggio alle pendici dell’Himalaya. Era una terra Santa, dove avevano, prima di lui, risieduto tanti Mistici e dove si possono ancora vedere gli antichi templi sacri a Shiva. Visse in una piccola grotta ai piedi del Monte Kailash, vicino al fiume Gotami Ganga.

Egli riassumeva la via per arrivare all’unione col Divino in un motto: “Verità, Semplicità e Amore”. Ancora oggi queste indicazioni sincere sono la base per un percorso Spirituale, che, se messe veramente in pratica, possono condurci alle più alte vette.

Verità, Satya, è il secondo dei 5 Yama (regole etiche-morali) dello Yoga. E’ la base di ogni lavoro interiore, poiché senza Onestà con se stessi non si può ottenere alcun progresso Spirituale, è la base da cui partire per ogni lavoro. E’ la capacità di Essere sinceri in pensieri, parole e azioni nella propria vita, con l’uso benevolo della parola. Non vuol dire sbattere in faccia una frase cruda che procuri sofferenza inutile ad altri. Patanjali stesso ci dice che dobbiamo dire la verità solo quando questa non causa violenza o dolore. Vuol dire anche saper tacere a momento debito. Altrettanto essenziale è il modo con cui esponiamo la verità. Amore è mettersi al posto dell’altro, quindi parlare con amore, gentilmente, con parole che partono dal cuore, per il bene dell’altro e non per nostro interesse personale o con l’intento di imporre il proprio punto di vista o idee, considerate “migliori”. In questo emerge anche la semplicità, che è sorella dell’umiltà. Cercare di essere chiari, scandire bene le parole, trovando formule rispettose appropriate alla persona con cui interloquiamo, che veramente possono arrivare al suo cuore e arrecargli aiuto.

La comunicazione è possibile solo nell’UNIONE, quando non vi è più un ego che vi divide.

Ma ricordate che l‘ESEMPIO è sempre il migliore aiuto che possiate dare.

Del resto anche il Mahabha Srata, ci dice “Di la verità piacevole, non dire le verità spiacevoli. Non mentire anche se si tratta di menzogne dolci all’orecchio. Questa è la legge eterna del Dharma.”

Per riuscire in questa impresa, fondamentale è imparare a poco a poco a praticare l’Osservazione di noi stessi, sempre più costante, fino ad innescare un’abitudine che diventa una condizione naturale in noi, che ci riporta alle nostre vere origini “Divine”, dalle quali veniamo quali “figli di Dio”, a sua immagine e somiglianza.

Poiché Dio è AMOREGIOIA-BEATITUDINE. E voi siete Quello. Il vostro Vero Sé è Divino. Voi siete Divini“. Isha Babaji

“Dio è Verità e Amore”. Mahatma Gandhi

Allora possiamo chiedere prima di agire o parlare: Perchè faccio questo? Perché dico questo? Chi ho davanti? Di cosa ha bisogno? Come posso aiutarlo? Come posso parlare con lui/lei? Quando è il momento più opportuno? Quali sono le parole più adatte a lui/lei?

Questo richiede un ascolto profondo di noi stessi e dell’altro e riflettere prima di parlare.

Satya è dimostrarsi vero, reale, quello che si è, genuino, affidabile.

“Quando il sadhaka (il praticante) è ben stabilito nella pratica della verità, le sue parole diventano così potenti che qualsiasi cosa dica si realizza.” (Yoga Sutra 2,36)

Il termine Satya deriva dalle parole Sat e ya

Sat significa Esserela Realtà, suggerisce come “essere”,

mentre Ya sta per Yam ed esprime l’“avanzaresosteneresorreggere”.

Satya indica colui che“progredisce nella realtà dell’ Essere“ (valore, potenza, virtù). La veridicità infatti è la virtù più importante. Dove “Essere” presuppone “quello che siamo veramente”, cioè il nostro vero . Quindi la Consapevolezza di essere il Sè, non il corpo e nemmeno né la mente.

(…) nulla è o esiste realmente eccetto la verità (Sat, pura Esistenza). (…) la verità è Dio (…)

E dove c’è verità c’è anche vera Conoscenza (Cit pura Coscienza)

E dove c’è vera Conoscenza c’è anche Ananda, (pura) Beatitudine.” Mahatma Gandhi

La verità è SATCITANANDA… l’infinito amore di Dio. (…)

Cercate prima SATCITANANDA, poiché essa è il «regno e la giustizia di Dio» (…) e tutto il resto vi sarà dato in più. (…) SATCITANANDA è l’anima di Dio che, poi, è la vostra stessa anima” Isha Babaji

Il lavoro di Osservazione di noi stessi può portarci a conoscerci meglio, riconoscere quello che siamo ora, coi nostri limiti, accettarlo profondamente, poiché solo da questa accettazione può nascere ogni vera trasformazione, con la ferma volontà di migliorare. Questa ci porterà a escogitare degli aiuti per non ricadere sempre negli stessi errori ed eliminare abitudini dannose. Il cambiamento avviene a step, step by step, un passo dopo l’altro, amando prima di tutto noi stessi, quello che siamo, quello che siamo stati, che potevamo fare, le difficoltà che abbiamo affrontato e superato, quello che saremo domani e che vogliamo Essere. Nel momento in cui riconosciamo la verità di noi stessi e la accettiamo profondamente, possiamo avere la forza di toglierci la maschera che abbiamo portato per tanto tempo per crescere come individui, migliorando la nostra vita.